Il tuo lavoro non ti soddisfa? Cambia la tua vita adesso

  • 2 anni fa
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Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.

Confucio aveva ragione, certo, ma forse ha un po’ esagerato.

Diciamocelo onestamente, quanti possono davvero affermare di amare a tal punto il proprio lavoro da non sentirne mai, neanche un giorno della loro vita, il peso, la fatica, le pressioni, la noia, o semplicemente la voglia di fare altro? Forse si tratta di una piccolissima minoranza di fortunati esseri umani.

Io amo il mio lavoro, lo ammetto. Addirittura vado in crisi di astinenza quando sono in ferie o in vacanza e non riesco mai a staccare completamente dal lavoro e dimenticare le attività della mia agenzia. Però, lo confesso, capitano anche a me quelle giornate in cui preferirei essere altrove, a fare tutt’altro, piuttosto che stare in agenzia a lavorare. Soprattutto quando devo portare a termine quei compiti necessari, ma noiosi e snervanti che rimando sempre all’infinito.

Io mi ritengo una donna molto fortunata, perché amo il mio lavoro e la mia agenzia. So per certo, però, che non tutti sono così fortunati e in molti, soprattutto donne, sono frustrate nel loro posto di lavoro e vivono male la loro giornata in ufficio. Non è mai troppo presto, o troppo tardi, per cambiare! Basta prendere consapevolezza della propria situazione e rendersi conto che il lavoro che si sta facendo non è quello che si vuole fare.

Con il permesso di Confucio, ecco a voi sette segnali che suggeriscono che è arrivato il momento di cambiare lavoro.

1. Lamento costante. Gli argomenti delle tue conversazioni, con la tua famiglia o con i tuoi amici, sono monotematiche e vertono principalmente sulle lamentele della tua giornata lavorativa.

2. Sindrome del lunedì mattina. Hai difficoltà a svegliarti ogni mattina per andare a lavorare e fai grande fatica, non solo a causa del sonno, ma per una svogliatezza generale ad avviare la giornata, perché ti viene da piangere al pensiero di trascorrere una giornata in ufficio.

3. Calo di produttività. Questo è un indicatore evidente, anche per il vostro capo. Sei meno produttiva del solito, ti annoi spesso e non ti appassioni più a quello che fai. Hai le ore contate.

4. Nervosismo. Discuti sempre più spesso e con animosità con i tuoi colleghi e con il tuo capo. Chiaro segnale che hai bisogno di una pausa, forse permanente, dal tuo lavoro.

5. Risentimento. Nel posto in cui lavori non ti va più bene niente, inizi a notare (e a far notare) ed evidenziare tutte le cose negative cercando anche complicità tra i colleghi.

6. Va tutto bene. Questo è un indicatore subdolo, ma che non lascia scampo! Apparentemente ti va tutto bene e ogni decisione ti trova d’accordo, ma in realtà sei diventata indifferente a tutto e niente più ti stimola o ti interessa. Sei al capolinea.

7. Sindrome dello slow worker. Sei diventata lenta a svolgere il tuo lavoro. Impieghi il doppio del tempo a svolgere un compito che sbrigavi velocemente quando hai iniziato a lavorare in quel posto. Non è perché sei invecchiata, è perché hai completamente perso ogni interesse. Se a questo aggiungi anche una propensione a fare errori banali, che non facevi neanche quando eri stagista, puoi già fare il giro dei saluti perché non durerai ancora molto.

Talvolta rimaniamo ancorati ad una situazione, perché abbiamo il timore di non trovare qualcosa di meglio. Vale nel lavoro come nella vita.

Questi sette indicatori, ma ce ne sarebbero altri cento, sono chiari segnali che è arrivato il momento di cambiare aria.

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