Il segreto di un imprenditore di successo

  • 2 anni fa
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Essere una mamma imprenditrice è una grande soddisfazione, una gioia infinita, ti senti realizzata su tutti i fronti, però è vero che in certe situazioni hai bisogno di una mano. A parte mio marito Simone, che è fantastico ed è un supporto instancabile, ci sono dei giorni (pochi, ma ci sono!) in cui devo o voglio necessariamente stare con i miei figli e non posso dedicarmi ad Arteka.

Per come sono fatta io, che corro da una parte all’altra incastrando impegni e appuntamenti, è impensabile anche perdere 1 minuto per un semaforo rosso, figuriamoci una giornata intera di lavoro.

Allora come fare a tenere tutto in piedi, mandare avanti l’azienda e contemporaneamente dedicare un po’ di tempo alle esigenze della vita privata?Semplice, delegando i compiti fondamentali ai propri fantastici e fidatissimi collaboratori!

Semplice a parole, ma incredibilmente difficile. Eppure, storicamente, il vero collo di bottiglia per ogni azienda è proprio l’imprenditore che vuole gestire tutte le attività in modo autonomo, senza l’aiuto di nessuno. Ci sono passata anche io, prima di rendermi conto che anche incastrando matematicamente tutti gli impegni della giornata, questa non poteva durare più di 24 ore. Senza contare le conseguenze in termini di stress e tempo tolto alla famiglia e a tutto il resto.

Quindi qual è il segreto dell’imprenditore di successo? Imparare a delegare.

Un grande imprenditore, Lee Iacocca di Ford e Chrysler, disse una volta ” Assumo persone, che sono più intelligenti di me, e poi mi tolgo di mezzo.” Magari così è eccessivo, però rende l’idea. Da un lato c’è l’illusione di saper svolgere meglio di tutti gli altri il proprio lavoro, dall’altro lato il delegare viene considerata una perdita di tempo e si finisce sempre per fare tutto da soli. Ecco, questo sistema non porta da nessuna parte e l’azienda rimane incastrata in questo meccanismo.

Il primo passo per uscire da questa trappola è conoscere bene i propri collaboratori, che cosa li motiva, imparare a fidarsi di loro e costruire un rapporto e una comunicazione diretta, senza interferenze. Successivamente si deve individuare l’ambito e le capacità di ognuno, rispettare le priorità e i tempi, senza dimenticare che un’imprenditrice si spende 24 ore per la propria azienda, mentre una collaboratrice ha sempre il suo orario di lavoro dentro il quale deve far rientrare tutto. Non è un’operazione semplice, tanto meno un processo rapido, ma una volta trovato il meccanismo giusto l’azienda può crescere senza blocchi e ostacoli.

In Re/Max Arteka ciascuno ha dei ruoli ben definiti e relative responsabilità. Mi fido ciecamente delle mie collaboratrici e anche grazie a questo l’agenzia è un organismo che funziona alla perfezione. Ogni tanto c’è qualche intoppo, può capitare!, ma non cambia la sostanza e ho sempre la certezza che condividiamo tutti i medesimi obiettivi.

E tu? Hai imparato a delegare o fai ancora tutto da solo?

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