Empatia sul lavoro, ecco perché è strategica

  • 2 anni fa
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Io dico sempre che Re/Max Arteka è una grande famiglia, ma cosa vuol dire questo in pratica?

Una famiglia è un gruppo di persone che si vuole bene, che magari vivono alti e bassi nel proprio stare insieme, ma si danno sempre supporto l’un l’altro, perché hanno un obiettivo comune, cioè il benessere di tutto il gruppo.

In Arteka, quotidianamente si sviluppano dinamiche sociali e personali improvvise e imprevedibili, che talvolta tendono a minare lo spirito di gruppo. Il mestiere di un broker manager di un’agenzia immobiliare di oltre 50 membri si fonda sull’empatia, la capacità di ascolto e lo spirito di osservazione. L’attività basilare è intercettare e disinnescare discussioni o malumori che potrebbero creare tensioni nel gruppo. Smussare gli angoli e alleggerire le situazioni. Questa è ordinaria amministrazione. Un bravo broker, però, deve anche contribuire a creare un solido spirito di gruppo, sostenere le interazioni tra i membri, riconoscere il diritto a momenti di vulnerabilità di ognuno, e non giudicare, ma piuttosto contribuire a creare un ambiente dove ciascuno si senta libero di esprimere le proprie emozioni.

Nei momenti difficili ci vogliono sensibilità ed empatia, bisogna riconoscere quando è il caso di farsi avanti e quando, invece, è il gruppo stesso che può ricucire lo strappo. In ogni caso si deve essere dei bravi osservatori per non farsi mai sorprendere dalle situazioni.

Capita a tutti di avere dei momenti bui. Nella mia esperienza di broker, mi sento di poter dare qualche indicazione in merito a come gestire le dinamiche di gruppo:

– Cerca di capire sempre chi hai di fronte. Ci sono soggetti più riservati, a cui non piace discutere apertamente dei propri problemi o anche ammettere di averne uno. Dimostra, discretamente, la tua predisposizione all’ascolto; costruisci situazioni private in cui è più facile confidarsi serenamente; non tradire la loro fiducia e sii sempre comprensiva se l’altro preferisce non parlare.

– Se un tuo collega, invece, vuole parlare del suo problema, allora ascolta. Non interrompere e non replicare subito con i tuoi consigli o con soluzioni “fredde”. Semplicemente, cerca di comprendere non solo le parole, ma anche il suo punto di vista. Si chiama empatia! Non giudicare, non minimizzare, né esagerare. Sii obiettiva, non attribuire colpe come se fossi in un’aula di tribunale e, alla fine di tutto, proponi dei suggerimenti sensati.

– Non sottovalutare la forza del gruppo e la sua capacità di alleggerire i problemi, diminuendone intensità e gravità. Un gruppo maturo, ben affiatato, riesce a risolvere internamente quasi tutte le dinamiche negative. Piuttosto facilita questo processo, incanala le discussioni e cerca di creare situazioni extra lavorative entro cui poter risolvere le tensioni. Dentro l’ufficio il gruppo si comporta in un determinato modo, fuori dall’ufficio le simpatie esplodono, le antipatie vengono spesso rimesse in discussione e il gruppo diventa più forte e compatto.

Perché tutto funzioni, si deve agire in modo naturale, senza atteggiamenti costruiti o finte manovre. Insomma ci deve essere un affetto sincero alla base, come in una famiglia.

E Arteka funziona alla grande!

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