5 abilità da sviluppare per essere mamma e donna in carriera

  • 2 anni fa
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Quando mi ritrovo con le mie amiche di sempre è un piacere immenso. Si finisce spesso a chiacchierare della nostra vita, di dove ci ha portato e di quali fossero invece le nostre aspettative. In tutti i nostri discorsi la maternità è sempre un grande spartiacque in questo senso. Segna un prima e un dopo.

La mia personale esperienza è la testimonianza di come diventare mamma mi abbia aiutato nel mio lavoro. Al di là delle oggettive difficoltà nella gestione dei figli, che devono comunque essere condivise tra marito e moglie, la maternità mi ha insegnato ad allargare la mia visione del mondo, a relativizzare la realtà e ad allenare la mia intelligenza emotiva.

La mia esperienza imprenditoriale è l’agenzia immobiliare Remax Arteka. In Arteka ci sono dei professionisti grandiosi, donne e uomini che stimo e con i quali ho sempre grande piacere a lavorare. Ciascuno con il proprio vissuto, ognuno con il proprio carattere, entrano nelle dinamiche sociali dell’agenzia con tutte le loro emozioni. Si tratta di personalità forti, che ovviamente talvolta possono anche avere delle divergenze.

L’attività di leader consiste nell’amalgamare la grande ricchezza di menti e talenti a disposizione, tenendo in piedi il gruppo con tutte le variabili che quotidianamente si aggiungono e rimescolano tutto. L’essere mamma mi aiuta costantemente a gestire queste dinamiche. Alla base c’è una mia predisposizione a trasferire le competenze da un contesto all’altro della propria vita, perché non riesco a vivere la mia vita in modo asettico e ad isolarmi nei diversi contesti.

Sono cinque le skill più importanti che ho trasferito dalla mia esperienza di mamma, sul lavoro:

1. Programmare tutto. La mia vita è un crono-programma che si incastra perfettamente tra le esigenze di una famiglia e le responsabilità di un’agenzia con oltre 40 collaboratori. Alla base c’è un amore smisurato per tutto quello che faccio e un orologio in ogni parete;

2. L’intelligenza emotiva. I propri figli sono i migliori coach al mondo per allenarla e sono convinta che soprattutto l’empatia sia la componente fondamentale di ogni buon leader. La capacità di leggere l’altro, nei gesti e nelle parole, entrare in sintonia con le sue emozioni stabilisce un legame solido, sincero e profondo.

3. La capacità di reagire positivamente agli imprevisti. I bambini sono imprevedibili, non sai mai cosa aspettarti. I miei tre figli mi hanno allenato ad essere reattiva, a non farmi mai sorprendere dalle novità e a reagire prontamente ad ogni imprevisto;

4. Dare il giusto peso alle cose. Se tieni sempre nel mirino l’obiettivo più grande, spariscono tutte le ansie e le paure e ogni evento assume il giusto posto all’interno della tua vita;

5. L’esercizio della pazienza. Ho imparato a rimanere sempre lucida, senza cedere alle emozioni e alla stanchezza, consapevole del mio ruolo e del peso di ogni singola parola o gesto.

Non dico che sia facile, dico però che ne vale la pena.

Riuscire a far convivere le due dimensioni, di mamma e di lavoratrice/professionista, insegna a godersi la vita nella sua interezza, traendo beneficio ora dall’una, ora dall’altra, ma puntando sempre all’obiettivo più grande.

Mi piacerebbe conoscere la vostra esperienza. Se volete, commentate sotto o inviatemi un messaggio privato.

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