Il leader gentile

  • 3 anni fa
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Sono finiti i tempi del capo d’azienda “padre padrone”, che decide e dispone, senza sentire ragioni.

Personalmente, sono sempre stata convinta che la vera forza di un leader non sia la sua attitudine a comandare, ma piuttosto quella di ispirare e motivare con il proprio comportamento. Nel tempo, però, con l’esperienza mi sono resa conto che è altrettanto importante osservare e saper ascoltare, essere presente in azienda ed intercettare i bisogni e le esigenze dei propri collaboratori.

Un “leader gentile” che diventa quasi una sorta di coach, motivando i propri collaboratori ed esortandoli a dare il meglio.

Un leader in grado di costruire e mantenere relazioni efficaci, che si estendono anche al di fuori della sfera lavorativa e sono la vera testimonianza di una carriera di successo.

Le parole chiave sono ascoltodisponibilitàempatia impegno.

La formula segreta per diventare il leader perfetto non ce l’ha nessuno. Queste, però, sono le soft skill che mi hanno aiutato e mi aiutano ogni giorno nel mio lavoro:

1. Ascolto attivo. Un buon leader deve avere a cuore le opinioni di tutti coloro che compongono l’azienda.

2. Motivational speaking. È importante che sappia motivare i collaboratori ispirando positività ma soprattutto fiducia.

3. Empatia. È la chiave da possedere per comprendere le esigenze dell’azienda e dei colleghi.

4. Interpersonal skill. La gentilezza è fondamentale per avere successo, nonché per costruire e alimentare relazioni efficaci tra le mura dell’ufficio.

5. Gestione dei conflitti. Saper gestire e valutare le cause dei conflitti favorisce uno scambio di opinioni più efficace.

6. Leadership collettiva. È fondamentale far sentire importanti i propri collaboratori, rendendoli un punto di riferimento per le attività aziendali. Questo significa saper capire quando è il momento opportuno di coinvolgere i soggetti giusti.

7. Comunicazione efficace. Essere in grado di comunicare in maniera efficace e chiara con i suoi collaboratori e clienti.

8. Time management. Avere la capacità di gestire e organizzare il lavoro rispettando le scadenze previste.

9. Feedback. Conoscere e dare il giusto peso ai giudizi altrui, perché sono la chiave per migliorare sempre sia dal punto di vista professionale che personale.

10. Flessibilità. Sapersi adattarsi alle diverse situazioni lavorative e trovare soluzioni e compromessi ad eventuali problemi di percorso.

In ogni caso, sono fermamente convinta che il successo di un’azienda dipende sempre dalla capacità dei leader di riconoscere e valorizzare le competenze individuali, e di favorire la creazione di un ecosistema positivo in cui poter crescere costantemente.

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